mercoledì 22 maggio 2013

42 - Il treno dell'ultima notte

 
 
Il treno dell'ultima notte
Dacia Maraini
pag. 429

ed. Rizzoli

Mia figlia aveva preso questo libro in biblioteca dopo aver ricevuto dalla docente di italiano una lista con un centinaio di titoli fra i quali scegliere.
La lista comprendeva parecchi classici e libri dei principali scrittori italiani, diciamo quelli più conosciuti.
Le era piaciuto molto, tanto che l'aveva finito in macchina diretti verso l'Europapark !
Mi diceva : "devi leggerlo, vedrai ti piacerà"
Ma non so per quale motivo questo libro non mi ispirava.
Scaduto il tempo l'abbiamo riportato in biblioteca, per poi riprenderlo quando doveva presentarlo davanti alla classe.
Da due mesi girava in attesa di essere riconsegnato, ma io non mi decidevo a leggerlo.
Ho deciso di dargli una possibilità, e ho fatto benissimo.
Il libro non è facile, parla del dopoguerra, ma raccontando la guerra.
Trovo che il modo di scrivere di Dacia Maraini sia molto bello, e anche in questo caso parecchie sue frasi sono dei graffi al cuore, ti sembra di essere li, di vivere davvero quello che sta descrivendo.
Senti freddo alla schiena non solo per quello di cui parla, ma di come ne parla.
Gli orrori della guerra vengono descritti senza nascondere niente, forse a sottolineare la brutalità di quei giorni.
Mi ha fatto molta tenerezza il personaggio di Horvat, il bibliotecario di Vienna.
Il finale è abbastanza scioccante, ma forse uno dei pochi possibili.
Ho trovato la parte centrale della rivoluzione di Bucarest troppo descrittiva, mi è sembrato che appesantisse il romanzo.

Trama:
Amara parte da Firenze 11 anni dopo la fine della guerra per ritrovare il suo amico Emanuele, che a causa di una scelta sbagliata dei genitori era tornato a Vienna proprio durante la guerra.
La famiglia di Emanuele è ebrea, ma come viene detto più volte dalla mamma, loro sono "buoni" austriaci, il nonno ha combattuto per l'Austria, si sentono quindi al sicuro.
Ma verranno deportati anche loro come milioni di altre persone.
Un viaggio che parte dall'Italia e tocca diversi paesi dell'Est in questo difficile periodo, accompagnata da Hans, l'uomo delle gazzelle, un austro-ungherese conosciuto sul treno, e Horvat che da Vienna li accompagna in Ungheria, cercando notizie utili per ritrovare Emanuele.


Questo libro partecipa a   "100 libri in un anno", "Tributes Reading Challenge", "Reading Challenge 2013", "Woman Challenge", "Library Books Reading Challenge 2013".

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